Sulla sua storia si sono dette e scritte molte cose, tutto nasce a Napoli agli inizi del XIX secolo, nel tempo oltre ai confini nazionali, il suo successo planetario è una vera passione. La sua vera origine resta avvolta nel mistero, certo al suo inizio era una normale focaccia al forno, già con gli antichi greci e romani, unendo ingredienti base come acqua, farina e sale. Cotta al forno ovviamente. La pizza resta il prodotto più conosciuto della gastronomia italiana, anche fuori dai nostri confini. Infatti la sua evoluzione avvenne con la scoperta dell’America e la diffusione del pomodoro in Italia, e si arricchisce con il lievito che unito agli ingredienti di base le daranno vita.
Quando si parla di pizza e di pasta, proviamo un certo senso d’appartenenza nazionale, in particolare quando vediamo come il resto del mondo la maltrattano, ma per fortuna in alcuni casi anche in culture gastronomicamente differenti dalle nostre non è sempre così. In tutto il mondo, la pizza si prepara, con ricette più o meno condivisibili, ma in alcuni casi almeno una volta si potrebbero provare; certo ci sono ricette diventate dei veri capisaldi, e siamo tutti d’accordo che il nostro attaccamento alla classica Margherita risale alla notte dei tempi, fa parte del patrimonio culinario di ogni famiglia del tricolore, non per niente pomodoro mozzarella e basilico. Tra le immagini che abbiamo in mente quando parliamo di pizza e della sua cottura, c’è quella del pizzaiolo davanti al forno a legna con la pala che accompagna delicatamente il tutto all’interno e con un colpo del polso lascia il disco di pasta, variamente condito, il resto poesia. Certo ultimamente la diatriba sul metodo di cottura, tra il classico forno a legna e il nuovo moderno sfacciato forno elettrico, divide gli animi. Nel primo caso, ci ricorda l’antica tradizione di cottura, il profumo del legno, della brace, la camera di cottura ha una base in pietra sormontata da una volta, tutto in materiale refrattario, con lo scarico per i fumi. Le pizze cuociono a diretto contatto con la pietra ricevendo calore dalla stessa e cuocendo anche per irraggiamento e convenzione grazie al calore delle fiamme presenti nella camera di cottura. La cottura in un forno a legna avviene in tempi più ridotti, rispetto al forno elettrico, oltre ovviamente al caratteristico profumo, che il forno elettrico non rilascia. Per i forni elettrici la camera di cottura è rettangolare, hanno resistenze poste sul fondo e sul tetto del forno. In qualunque modo la mangiate, cotta nel forno a legna, in quello elettrico, classica o con condimenti più o meno probabili; che sia con lievito madre, farine varie, biologiche macinate a pietre, al kamut, per celiaci, integrali, la morte sua e con la birra, oppure per alcuni con la più famosa bevanda di Atlanta, con ottimi abbinamenti enologici, resta anche per me un grande classico del comfort food.


